“Vado incontro ad ogni situazione con spirito allegro.
– Swami Sivananda –
L’allegria viene definita uno stato d’animo gioioso, spensierato che si manifesta con vivacità d’atti, con ilarità, è sinonimo di gioia, contentezza.
Nello Yoga la contentezza è detta Santosha. Nella saggezza negli Yoga Sutra di Patanjali, ossia un sentiero in otto rami è ancora una delle migliori guide per la crescita personale, risalente a migliaia di anni fa, il secondo Niyama, o osservanze, è Santosha, significa appunto, contentezza, appagamento.
Se c’è il sole, siamo contenti. E se piove, siamo comunque contenti. Che vita pacifica avremmo se potessimo coltivare questa qualità. Questo non richiede molte spiegazioni: richiede semplicemente che tu sia felice di ciò che hai, di dove sei e di chi sei. In genere, pensiamo alla contentezza come alla consapevolezza di ciò che si ha e al non dare nulla per scontato. Santosha significa non cercare la felicità all’esterno: è la pace che viene dall’interno. Tuttavia, da dove ci troviamo, a volte può sembrare impossibile.
La nostra società incentrata sul miglioramento personale non è, per sua stessa natura, mai soddisfatta. E ci sono molte cose che ci fanno stare male, pensiamo.
Sentirsi contento di quello che sei e di come sta andando la tua vita, è un desiderio profondo e forte.
Tuttavia spesso spendiamo molte energie preoccupandoci e pensando al futuro. Continuiamo a ripeterci che non siamo abbastanza bravi. Le nostre condizioni non sono abbastanza buone. Ti sei mai detto qualcosa del genere:
“Mi sentirò contento quando avrò quel titolo di lavoro.” “Sarò felice quando comprerò quella macchina / casa / vestito.” “Mi sentirò al sicuro quando avrò tutti quei soldi.” “Sarò felice quando quella persona sarà nella mia vita.” ecc…
Questi modelli di pensiero in realtà limitano il nostro potenziale piuttosto che motivarci a esplorare il nostro pieno potenziale. Sono pensieri autolimitanti che bloccano la nostra energia e continuano a rimandare la felicità e la contentezza. Per incarnare la migliore versione di noi stessi, dobbiamo accontentarci di ciò che abbiamo, di dove siamo e di ciò che non abbiamo. La nostra pratica yoga è un ambiente straordinario per lavorare sui nostri schemi di pensiero autolesionistici e cambiarli in meglio.
Quando ci fidiamo delle nostre capacità, della nostra forza affrontiamo le molteplici situazioni che a vita ci pone davanti con una posizione più forte e impariamo di più da ogni sfida, da ogni errore. Se sentiamo tristezza, allora riconosciamo che la presenza della tristezza, ma noi non siamo tristezza. L’emozione è tristezza. Quando iniziamo a riconoscere ciò che è dentro di noi, possiamo iniziare ad accettare ciò che è fuori di noi, sentiero richiede autenticità perché miriamo a scoprire la nostra vera natura.
Lo Yoga riguarda l’autorealizzazione. Scoprire il proprio potenziale e viverlo. Lo Yoga ci insegna a essere in grado di dirigere il nostro pieno potere in aspetti nutritivi significativi della vita.
Santosha ci chiede di smetterla di proiettare i nostri pensieri limitanti sullo schermo della nostra vita e di tornare alla completezza, all’amore, alla verità.
Come dice Lao Tzu nel Tao Te Ching : “Sii contento di ciò che hai; rallegrati per come stanno le cose. Quando ti rendi conto che non manca nulla, il mondo intero ti appartiene. “
La pratica di Santosha ci allontana dalla corsa al bisogno o al desiderio esterno e ci fa riposare su una dolce amaca di gratitudine. E’ l’abilità di tirarci fuori dalla spirale della mancanza e riconnetterci alla contentezza, alla pienezza.
Proviamo ad alzare gli occhi lasciamoci contagiare dalla bellezza della natura che ci circonda, è più facile avere un sorriso, l’allegria.
Abbiamo la possibilità di e raggiungere uno stato di contentezza e di serenità se percepiamo il meccanismo che ci causa difficoltà e sofferenza.
L’allegria ci può aiutare è uno stato di libertà che ci rende forti e senza paura. Non neghiamoci alla vita per la paura ma viviamola con allegria ed esprimiamola nelle azioni e nei sentimenti. Passiamo del tempo con noi stessi: una connessione profonda con il proprio essere, in sintonia con gli elementi, permette di ritrovare l’energia, la carica, la serenità della nostra anima.
Costruendo ogni giorno con la mente aperta e allegra, sempre pronti a migliorare, ma comunque soddisfatti di ciò che siamo e di ciò che abbiamo, possiamo vivere felici e contenti la vita, come tutti sogniamo da bambini.
E La pace arriva inaspettatamente, la gioia arriva inaspettatamente e l’amore infinito arriva inaspettatamente.
Semplicemente perché è ciò che siamo, semplicemente perché è ciò che abbiamo da sempre e per sempre.