La parola karma deriva dalla radice sanscrita ‘kr’ che significa “fare, compiere, produrre, agire, movimento”.
La prima cosa che facciamo è fare un respiro. Poi dobbiamo renderlo. Questo è il ritmo della vita.
Questa è la legge naturale della reciprocità.
Che riguarda tutto e tutti.
Si comincia con il prendere ciò che si finisce per dare.
Questa legge non scritta riguarda ogni azione che si compie.
Questa è la legge della giustizia perfetta.
Ci viene sempre restituito ciò che diamo.
Che cos’è il Karma? Approfondiamo:
Il karma è una legge spirituale o il principio che regola tutte le nostre azioni. Comincia dal seme del pensiero che si sviluppa e cresce nel tempo attraverso i sentimenti, gli atteggiamenti, le parole, le azioni e le relazioni.
Alla fine si fissa nell’anima come tratto personale per emergere di nuovo sotto forma di un altro pensiero. La legge del Karma può essere compresa come l’equivalente spirituale della terza legge del moto di Newton, che dice che a ogni azione (sul piano fisico) c’è una reazione uguale e contraria. In fisica, la comprensione dell’assolutezza della legge di Newton ha portato tanta luce in un mondo precedentemente avvolto nel mistero, e oggi è alla base di molte applicazioni nella scienza e nella tecnologia.
La legge del karma è ugualmente inequivocabile nella dimensione spirituale, stabilisce che per ogni azione sul piano spirituale c’è una reazione uguale e contraria.
Questo significa che se si dà felicità, si sperimenta felicità, e così sarà in ugual misura per il dolore. In altre parole, qualsiasi emozione io provochi in un altro, alla fine diventerà anche la mia stessa esperienza. Purtroppo c’è spesso la tendenza ad usare l’idea del karma senza sensibilità verso gli altri, giudicando invece che essendo empatici. Ai veri spiritualisti invece interessa capire a fondo la legge del karma per ricevere una spinta a migliorare la qualità della nostra vita assumendoci la responsabilità delle scelte che facciamo. Non è sufficiente avere una buona mappa della vita, dobbiamo sapere come usarla.
Capire la legge del karma rende consapevole che ogni azione (o karma) mi causa un ritorno, una conseguenza; alla stessa maniera, gli eventi (e i loro risultati) possono verificarsi solamente quando ci sia stata una causa corrispondente. Questo significa che in qualsiasi situazione mi trovi in questo momento – chiunque o qualsiasi cosa mi spinga o mi allontani da qualsiasi cosa io stia sperimentando – è conseguenza dei miei pensieri precedenti, azioni e decisioni. Comprendere la legge del karma conferisce un profondo significato a concetti quali responsabilità e giustizia.
Comprendere la legge del karma ci ispira a partecipare attivamente alla creazione del nostro destino.
Il punto chiave legato alla conoscenza di questa legge è il rendersi conto che agli esseri umani è stato affidato un dono inestimabile, che possiamo usare per creare enormi benefici per noi stessi e per gli altri.
Questo è il libero arbitrio, una delle cose più potenti che esistono in tutta la creazione, insieme al dono del libero arbitrio c’è la responsabilità della scelta, dei nostri pensieri, delle nostre azioni.
Gesù insegna lo stesso principio quando dice “Si raccoglie ciò che si semina”. Il pensiero è un seme; l’azione ne è il frutto. La qualità del frutto è determinata dalla qualità del seme. Buoni pensieri portano azioni buone, che portano beneficio agli altri e a noi stessi.
L’impegno personale di oggi diventa il destino di domani.
– Swami Sivananda –
Impegno personale e destino sono una stessa unica cosa.